Molte compagnie apparentemente scricchiolanti o organizzazioni statali sono state giudicate colpevoli di nessun crimine-ma in alcuni casi vela pericolosamente vicino al vento quando si sforzano di svuotare Le tasche di conducenti di auto ignari.
Spingono la fortuna, adottano prezzi incisivi e procedure di ricarica, usano metodi dubbie per ottenere ogni centesimo che possono – o non pagare quando dovrebbero, il che è altrettanto imperdonabile. Tecnicamente, non stanno facendo nulla illegale. Ma questo non rende le loro buffonate migliori o moralmente giustificabili, vero?
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• Opinione: “I prezzi dei trasporti pubblici equivalgono al furto legalizzato”
La più recente truffa dell’autorità locale è un esempio ideale di automobilisti colpiti da accuse che non sono illegali, ma che dovrebbero esserlo. I consigli vendono “permessi di parcheggio dei residenti” alle famiglie, nonostante il numero di permessi disponibili superano di gran lunga il numero di baie di parcheggio. Illegale, no. Disonesto, sì.
Su un tema correlato, quando i consigli interrompono le linee guida interne rendendo le proprie baie di parcheggio troppo corti, non è quindi tentato rapina (o qualcosa di simile) per un autista di un autista la cui auto supera inevitabilmente l’impronta di tale baia? E non sta multando gli automobilisti per “accelerare” sulle strade in cui i limiti sono inappropriatamente bassi (30 miglia all’ora su doppie carreggiate, ad esempio) un altro chiaro esempio di rapina autostradale cinica sponsorizzata dallo stato?

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