PSA ha annunciato forti risultati finanziari per il 2018, con le vendite e i profitti che migliorano sia nel braccio Peugeot/Citroen/DS che nella divisione Vauxhall/Opel recentemente acquisita.
Le vendite di 3,88 milioni di auto in tutto il gruppo nel 2018 rappresentano un aumento del 6,8 per cento rispetto all’anno precedente. Questo è ovviamente aiutato dal fatto che il 2018 è stato il primo anno intero a includere le vendite di Opel e Vauxhall – quei due marchi hanno contribuito solo agli ultimi cinque mesi dei dati del 2017 di PSA.
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• Messaggi JLR un’enorme perdita finanziaria
L’aumento delle vendite è il risultato di un aumento delle entrate complessive. La cifra complessiva di € 74 miliardi è in più del 18,9 per cento rispetto ai numeri del 2017. L’aumento arriva nonostante le variazioni del tasso di cambio, che secondo il PSA hanno ridotto potenziali guadagni del 2,7 per cento e aumenti del costo delle materie prime. Di quella cifra complessiva, 18.306 milioni di euro sono contribuiti da Opel e Vauxhall, che a € 1.526 milioni ogni mese rappresenta un miglioramento mensile di € 77,9 milioni sui numeri del 2017.
Non sono solo vendite e redditi, ma anche la redditività. Il margine operativo ricorrente: la linea di profitto dei marchi dei marchi in relazione alle sue entrate complessive, è aumentata dell’8,4 per cento per i marchi Peugeot/Citroen/DS combinati e il 4,7 per cento per la coppia Opel/Vauxhall.
I risultati implicano che il PSA andrà avanti con i piani di espansione nei prossimi anni, consentendo al gruppo di continuare il suo obiettivo di diventare un produttore automobilistico davvero globale. Ciò include piani per Peugeot per tornare in Nord America per la prima volta perché i primi anni ’90, Citroen che si unirà al mercato indiano e affinché Opel entri in Russia.
Il risultato segue poco dopo che il PSA ha annunciato che avrebbe assunto un numero di 1.600 dipendenti in più, la metà dei quali si baserà in Francia, il resto si è diffuso in altri 10 paesi europei.
Il PSA ha anche usato le notizie per confermare la sua guida che riduce le emissioni. Circa il 50% dei modelli di gruppo sarà disponibile per l’acquisto con propulsori elettrificati entro il 2021 e tale cifra aumenterà al 100% entro il 2025. Entro la stessa scadenza, l’idrogeno svolgerà un ruolo in future traslocazioni, con prove pubbliche che si svolgano in flotte dell’azienda.

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